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730 precompilato: gli errori da evitare su case e spese figli a carico

730 precompilato, tutti gli errori da evitare: come procedere con un’analisi attenta delle variazioni catastali degli immobili posseduti e delle spese dei figli a carico. Quello da sapere prima di un’eventuale correzione.

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È ufficialmente iniziata la stagione del 730 precompilato. Migliaia gli utenti che nelle ultime ore hanno effettuato l’accesso al portale dell’Agenzia delle Entrate per prendere visione del modello valido per la dichiarazione dei redditi annuale.

730 precompilato

730 precompilato: gli errori da evitare

Come molti sapranno, a partire da lunedì 15 aprile, il contribuente potrà solo effettuare un controllo preventivo del 730 calcolato dall’Agenzia. Modifiche o correzioni dello stesso, invece, potranno essere apportate a partire dal 2 maggio 2019. Ad oggi, tuttavia, ogni voce di spesa, gli sgravi contributivi e, in generale, qualsiasi importo valido ai fini fiscali, saranno a disposizione del singolo.

Questo vuol dire che, nelle prossime settimane, tutti gli interessati potranno accedere al loro 730, passare in rassegna il modello e valutare se, come e per quale motivo rivedere lo stesso a partire dal prossimo maggio. Per questo motivo, prima di intraprendere un’eventuale revisione, è importante approcciarsi al 730 precompilato con occhio critico e consapevolezza, avendo ben chiari i passaggi da seguire e le voci da studiare ai fini di una futura rettifica dello stesso. Vediamo allora insieme i punti più critici e gli errori da evitare nella consultazione del 730.

 

Case e immobili detenuti: attenzione alle variazioni di reddito nel 730

Una delle voci del 730 a cui prestare particolarmente attenzione è sicuramente quella dedicata a case e immobili (o in generale fabbricati di diverso genere e utilizzo) detenuti nel 2018. Per analizzare bene il quadro, però, bisogna conoscere lo schema. In questo caso, una volta effettualo l’accesso al portale e presa visione del precompilato, l’attenzione dell’utente dovrà concentrarsi sulle possibili variazioni di rendita (ed eventualmente correggerle).

Le case acquistate nel 2018 sono state riportate nell’apposito capitolo degli immobili con l’indicazione del numero di giorni e la percentuale di possesso. Gli immobili venduti, invece, potrebbero non essere stati riportati nel 730 precompilato. Quello che il contribuente dovrà valutare, per evitare appunto di incorrere in errori, è se inserire o meno il codice utilizzo di questi beni. Consigliabile, in fine, è anche un controllo delle voci relative ai fabbricati posseduti nel corso del 2018, specie se sono stati soggetti a modifiche di rendita catastale. In questo gruppo rientrano tutti quei beni immobili che hanno cambiato destinazione d’uso durante l’anno, per esempio a seguito di una ristrutturazione.

730 precompilato: figli a carico e spese mediche

Nel prendere visione del 730 precompilato, per essere sicuri che le modifiche da apportare a partire del 2 maggio siano corrette, non bisognerà sottovalutare nessuna sezione del modello. Una verifica precisa dello stesso, per esempio, non può essere portata a termine senza un’accurata valutazione delle voci dei familiari e ai figli a carico. Il contribuente, per evitare sviste, dovrà accertarsi che le spese a loro attribuite (presenti nel modello) sia affettive. Prendiamo ad esempio le spese mediche, quelle effettuate dal genitore per conto del figlio “passando” il suo codice fiscale. In questo caso una delle prime cose da fare è assicurarsi che le spese siano state tutte riportate correttamente nel 730.

Un resoconto corretto di queste somme deve, ovviamente, tenere conto anche delle esatte percentuali in cui il figlio è a carico del genitore (100% se è carico di un unico genitore o 50% se è condiviso con il coniuge). Qualora queste somme non siano presenti nel modello precompilato, niente paura, le stesse potrebbero essere state riportate nel prospetto informativo, ovvero il documento che accompagna il 730. Un apprezzamento a parte, in fine, bisognerà fare per le spese dei figli a carico nati nel 2018. Queste non saranno presenti nella dichiarazione. Dovrà essere il genitore, infatti, a riportarle in seguito tramite un’apposita modifica del 730. A partire dal 2 maggio 2019, come per qualsiasi altro tipo di variazione, correzione o aggiunta, il contribuente dovrà pertanto accedere alla sua dichiarazione dei redditi e chiederne la rettifica.

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