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Alternanza scuola-lavoro: le nuove linee guida. Istituti liberi di aumentare le ore dedicate agli stage

Arrivano le linee guida per i progetti di alternanza scuola-lavoro. Gli istituti sono liberi di aumentare il numero delle ore da dedicare agli stage. Le Regioni possono partecipare al finanziamento.

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Sono finalmente state pubblicate le nuove linee guida che vanno a regolare l’alternanza scuola-lavoro. I vari istituti scolastici sono liberi di aumentare le ore previste per i vari stage, puntando sulla loro qualità ed efficacia. Oltre ai fondi statali, anche le Regioni possono intervenire finanziando i vari progetti.

alternanza scuola-lavoro

Le nuove linee guida per l’alternanza scuola-lavoro

Sono arrivate le linee guida per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro. Come ben ricorderete, il Governo ha ridotto le ore e le risorse da dedicare a questi progetti. In particolare, negli istituti professionali, le ore obbligatorie di stage sono state ridotte da 400 a 210, negli istituti tecnici si è passati da 400 a 150, mentre nei licei si è passati da 200 a 90 ore complessive.

Adesso, si legge nel documento presentato dal Miur al Consiglio Superiore della Pubblica Amministrazione, che i vari istituti sono liberi di aumentare il numero delle ore complessivo da dedicare ai progetti di alternanza scuola-lavoro. Ovviamente si punta a progetti strutturati, curati nei minimi particolari, in modo che siano il più possibile efficaci ed utili sia alle aziende, che entreranno in contatto con i giovani, sia per gli studenti, che incominceranno ad affacciarsi nel mondo del lavoro.

La nuova alternanza scuola-lavoro

Nel documento che contiene le linee guida per quanto riguarda i percorsi di alternanza scuola-lavoro, si legge che questi progetti  devono essere pensati ed organizzati in una prospettiva di carattere pluriennale, dunque da svolgersi nel corso di tutti gli anni di offerta formativa prevista dall’istituto stesso. Il principio della co-progettazione delle attività previste, diventa centrale, così come sono centrali le soft skill. Inoltre, l’esperienza stessa deve essere effettuata, preferibilmente, nel periodo dello svolgimento delle lezioni, anche se è comunque ammessa nei periodi di sospensione delle lezioni, come ad esempio a Natale, Pasqua oppure nel periodo estivo.

La conferma dei due tutor nei vari progetti

L’alternanza scuola lavoro è qualcosa che deve essere studiato ed organizzato nei minimi particolari, facendo attenzione sia alle esigenze aziendali sia a quelle degli studenti. Solamente dopo la creazione del progetto, sarà possibile intavolare le convenzioni con gli enti pubblici o con le aziende interessate. Inoltre, si conferma la presenza del doppio tutor, uno interno alla scuola, solitamente un docente ed uno esterno appartenente all’azienda.

Gli studenti che prenderanno parte a questi progetti, saranno scelti direttamente dalla scuola. Questi hanno dei diritti e doveri. Tra i diritti, quello di ottenere una formazione qualificata, essere informati sulle attività svolte e prendere parte a dei progetti efficaci e soprattutto qualificati. Tra i doveri: arrivare in orario alle varie attività da svolgersi, il rispetto dei differenti locali che ospitano il progetto oltre che del personale stesso, la riservatezza.

Le risorse a disposizione

In tutto ciò è lecito chiedersi se siano a disposizione tutte le risorse necessarie per garantire il successo di questi progetti. Con la diminuzione delle ore dedicate all’alternanza scuola-lavoro, anche i fondi a disposizione sono stati tagliati, passando da 100 a 42,5 milioni di euro all’anno. Tuttavia, all’attuale somma di denaro a disposizione, si aggiungono i due finanziamenti da parte del Pon (Programma operativo nazionale). inoltre, si rende noto che anche le varie Regioni possono partecipare ai finanziamenti, nel limite delle loro possibilità.

E’ proprio quello che farà la Regione Toscana, pronta ad investire in interessanti e convincenti progetti di alternanza scuola-lavoro. La stessa Cristina Grieco, assessore Istruzione Formazione Lavoro in Toscana, dice: “Per gli istituti tecnici e professionali che vorranno proporre percorsi di alternanza di qualità penseremo noi a recuperare la mancanza di finanziamento statale”. Sono tante le scuole e gli istituti pronti a scommettere ed intraprendere un percorso ben strutturato e studiato di alternanza scuola-lavoro.

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