Con il suo sapore intenso e la sua consistenza a metà tra il morbido ed il fragrante, infatti, la famosa piadina romagnola è riuscita a conquistare l’intero territorio nazionale e in molti hanno già scelto la via del gusto per raggiungere la vetta del successo professionale. Vediamo come fare per aprire una piadineria.
Indice
Come è fatta la piadina?
La piadina: un mix di pane, amore e… fantasia! La piadina è un prodotto alimentare tipico dell’Emilia Romagna composto da:
- una base realizzata principalmente con acqua, farina e strutto;
- una farcitura, dolce o salata, che può comprendere un’infinità di ingredienti differenti;
- una buona dose di fantasiosa creatività.
Una ricetta semplice e genuina dunque che, forzando i confini regionali, è riuscita a conquistare l’intero Stivale rivoluzionando la tradizionale concezione di cibo da asporto.
Perché aprire una piadineria?
I buoni motivi per aprire un’attività di questo tipo che sia in proprio oppure una piadineria in franchising sono moltissimi ma, tra questi ce ne sono tre che spiccano per importanza, ossia:
- investimenti iniziali contenuti;
- alti rendimenti economici nel breve termine;
- buone probabilità di successo.
Quanto costa aprire una piadineria?
Come abbiamo detto, uno dei più importanti punti a favore di questa attività è certamente rappresentata dai contenuti costi di avviamento che possono essere compresi tra 15.000 ai 30.000 euro. La metratura e l’ubicazione del locale sono i dettagli che maggiormente influiscono sull’investimento iniziale. Va ricordato inoltre che, se l’ampiezza degli spazi è un dettaglio trascurabile (30mq. possono essere più che sufficienti) per aprire una piadineria non si potrà scegliere un locale qualsiasi, ma la struttura dovrà essere obbligatoriamente dotata di canna fumaria. Oltre che dalle dimensioni del locale, l’investimento iniziale può variare in funzione dell’area geografica e dalla zona in cui si sceglie di aprire. Le spese per le attrezzature, invece, sono piuttosto contenute. Gli strumenti sono pochi e non hanno un costo altissimo. Per iniziare a preparare le vostre ghiotte piadine, infatti, necessiterete di tre semplici strumenti:
- la macchina per impastare;
- una piastra per la cottura della piadina;
- lo stendipiadina.
Oltre all’acquisto di questi tre strumenti di base poi, si dovrà considerare anche un investimento per garantire ai clienti un valido servizio beverage! In questo caso, la soluzione ottimale consiste nel prendere contatti con delle aziende specializzate che vi forniranno il distributore automatico in comodato d’uso gratuito e provvederanno periodicamente al rifornimento delle bevande.
Qual è il luogo ideale per aprire una piadineria?
Come in tutte le attività, anche in questo caso la scelta della zona deve essere studiata in virtù del tipo di consumatore che si vuole raggiungere. Vale la pena dunque, fare un passo indietro per analizzare il target di mercato maggiormente interessato a questo tipo di prodotto e, nel caso specifico della piadineria, questo è piuttosto vasto. Buona come un hamburger, economica come un kebab e genuina come tradizione comanda, infatti, la piadina è il classico alimento che mette tutti d’accordo.
È amatissima dai giovani per il suo costo contenuto, ma al contempo rappresenta una valida alternativa per tutti coloro che, per lavoro o per diletto, si trovano a consumare uno dei due pasti principali fuori casa. La scelta del luogo ideale per aprire una piadineria dunque, deve sicuramente ricadere su:
- una zona centrale e ben trafficata;
- una zona che, pur essendo periferica, conta numerosi luoghi di ritrovo, studio o lavoro (cinema, scuole, uffici).
Insomma, una buona piadina sarà gradita tanto al centro quanto in periferia e scegliendo una posizione strategica, il vostro ritorno economico sarà praticamente certo.
L’iter burocratico per aprire una piadineria
L’iter burocratico per aprire una piadineria non si discosta molto da quello previsto per qualsiasi altra attività artigianale. Ma prima di procedere con l’apertura della Partita Iva, dovrete frequentare un corso HACCP, finalizzato all’ottenimento di un attestato, indispensabile per aprire. L’unica eccezione è prevista per chi è in grado di dimostrare di aver lavorato, per almeno 2 anni nell’ultimo quinquennio, in un’attività dedicata alla produzione e vendita di alimenti.
Se siete dei neofiti del settore e volete partire con il piede giusto, inoltre, è consigliabile frequentare uno dei tantissimi corsi di piadina che si tengono periodicamente in tutta Italia. Qui potrete imparare a stendere la piadina in perfetto stile romagnolo, a cuocere l’impasto a puntino e a studiare e realizzare nuove e differenti farciture con cui deliziare anche i palati più esigenti. Fantasiosa creatività e ottime capacità di relazione con il pubblico, infine, sono i due requisiti soggettivi che, uniti ad un forte spirito imprenditoriale, sapranno fare la differenza sul mercato.
Le opportunità di guadagno
Per quanto riguarda le previsioni di guadagno, queste si prospettano floride e realizzabili nel breve termine. A fronte di un costo piuttosto contenuto riconducibile all’acquisto delle materie prime infatti, potrete rivendere la vostra piadina ad un prezzo unitario di circa 4 euro. Il divario tra prezzo d’acquisto delle materie prime e prezzo di vendita della piadina, sarà ampio a sufficienza per consentirvi di ammortizzare velocemente l’investimento iniziale ed offrirvi, nel medio lungo periodo, ampie prospettive di guadagno.
Supporto
Per chi volesse un supporto per aprire una piadineria segnaliamo il Kit Creaimpresa: Come aprire una piadineria (da noi valutato e ritenuto veramente valido).