Lavorare sul web è oggi possibile. Grazie all’avvento di Internet e allo sviluppo delle tecnologie moderne sono nate negli anni nuove opportunità di guadagno che, di fatto, hanno aperto la strada a figure di specialisti mai esistiti prima. È questo il caso del blogger professionista che, oggi come oggi, con la sua scrittura e i suoi contenuti è in grado raggiungere un numero sempre maggiore di utenti (e potenziali lettori). Questa attività, con un po’ di costanza e impegno, può trasformarsi in un lavoro a tempo pieno e, quindi, diventare fonte di reddito. Vediamo allora di cosa si tratta.
Indice
Chi è e di cosa si occupa il blogger professionista
Un blogger professionista, al di là del tempo che dedica a questa attività e dei guadagni che da questa ottiene, può essere fatto rientrare oggi nella grande categoria dei “Web Content Creator”, ovvero i creatori di contenuti per il web. Quello che fa, dunque, è lavorare e proporre un suo lavoro (spesso di scrittura) tramite una o più piattaforme online. Il suo pubblico, pertanto, coincide con quello degli utenti che leggono e si fermano a consultare, anche sporadicamente e casualmente, i suoi scritti.
I blogger altro non sono che degli autori moderni, che elaborano e stendono articoli su determinati argomenti, organizzandoli per uno spazio che non è più la carta stampata ma riguarda il web. Le possibilità, come è facile intuire, sono enormi, quasi sconfinate. Un blogger può scrivere di qualsiasi argomento, parlare di cucina, informatica, attualità, beauty e scrivere articoli su tutto quello in cui si ritiene più preparato. Pur non essendoci limiti in questo senso è bene sottolineare che, per poter avere successo, vigono delle regole precise da seguire a livello pratico. Come ogni attività professionale che si rispetti, dunque, tecnica e consapevolezza sono due elementi che fanno la differenza. Vi sono infatti delle nozioni base che un blogger professionista non può non conoscere. Queste coincidono con l’attività stessa del blogger che, pertanto, nel suo quotidiano e svolgendo questo lavoro si occuperà di:
- redigere testi su commissione e appositamente pensati per l’utenza di riferimento. Se si viene contattati dal proprietario di un blog che si occupa di ambiente e giardinaggio, dunque, si devono conoscere bene gli argomenti da trattare. I lettori di una piattaforma devono riconoscere il lessico, capire e soprattutto trovare interessanti i contenuti;
- organizzare i contenuti in ottica SEO. Questo vuol dire che bisogna avere chiaro il linguaggio del web, sapere cosa sono per esempio le Key Word (cioè le parole chiave), i titoletti, i permalink etc. È possibile che in alcuni casi l’unico contribuito che viene chiesto è quello di fornire il testo, che poi verrà sistemato e caricato sul web da una persona apposita (come il Webmaster o l’Editor responsabile). Nella maggior parte dei casi, però, il blogger professionista, soprattutto quando è alle prime armi o si mette in proprio, deve gestire da solo queste cose e, pertanto, agire con cognizione di causa evitando di improvvisare su questioni da cui dipende il successo stesso del blog;
- gestire da solo programmi di videoscrittura, piattaforme e software online. Lavorando sul web (e per il web) un blogger non può non avere chiaro come muoversi e agire in questo enorme spazio. I suoi lavori, a meno che – come detto sopra – non sia qualcun altro a farlo, dovranno essere caricati direttamente su server e/o sistemi CMS (ovvero i Sistemi di Gestione di) che appunto consentono la creazione e la distribuzione di contenuti testuali e multimediali. Uno di questi, tanto per fare un esempio, è WordPress;
- arricchire e migliorare i suoi contenuti aggiungendo immagini, video e foto in grado di rendere più gradevole e leggibile il blog. Da qui, quindi, la necessità di conoscere e avere dimestichezza con programmi di editing e/o di ritocco ed elaborazione di immagini come Photoshop. Anche qui vale il discorso che, in alcuni casi, è possibile che qualcun altro si occupi di questo al posto del blogger. In linea di massima però, per evitare di partire svantaggiati, è sempre meglio avere anche solo una conoscenza minima della materia.
Diventare blogger professionista: formazione e guadagni
La figura di blogger professionista, molto più spesso di quanto si possa immaginare, abbraccia anche altri ambiti di azione e richiede, per questo motivo, conoscenze e competenze che vanno al di là della capacità di saper scrivere bene. Impaginazione, caricamento e modifica di immagini, linguaggio SEO e HTML, leggibilità e capacità di gestire la pubblicazione di un articolo sul web, sono tutte abilità richieste a chi questo mestiere sceglie di farlo a tempo pieno. Chi improvvisa può avere fortuna ma, alla lunga, per diventare professionista e fare strada bisogna studiare, aggiornarsi e puntare su una buona formazione teorica e pratica. Per capire quindi meglio qual è il percorso formativo più adatto a chi vuole intraprendere questa professione, possiamo partire dall’analisi delle cose che un bravo blogger deve saper fare e, da lì, individuare gli studi più adatti per imparare a farle. Un blogger professionista, pertanto, deve:
- saper scrivere. Grammatica e sintassi, a meno che non si abbiano capacità innate, possono essere perfezionate tramite dei corsi di scrittura creativa, studi universitari, tanta pratica ed esercizio costante;
- conoscere l’argomento di cui parla. Che sia gossip o politica poco importa, un blogger deve essere sempre aggiornato e avere chiari meccanismi e storie del settore di cui andrà a scrivere. In questo caso, dunque, una formazione mirata potrebbe veramente fare la differenza. Un laureato in informatica, per esempio, avrà maggiore dimestichezza nello scrivere di argomenti inerenti le nuove tecnologie. Uno specializzato in biologia (o qualsiasi altra materia scientifica inerente) avrà maggiore credibilità se si occuperà della stesura di articoli e guide riguardanti la salute e il benessere fisico. Questi sono solo alcuni esempi ma, visto la moltitudine di argomenti che ogni giorno attirano milioni e milioni di utenti sul web, si potrebbe procedere all’infinito seguendo questa logica;
- avere dimestichezza con il linguaggio del web. In questo caso, a meno che non si faccia i programmatori di mestiere, per conoscere l’ottimizzazione SEO e capire come migliorare il posizionamento del proprio articolo sul web, è necessario seguire appositi corsi di specializzazione. Dedicati all’argomento, al momento, ce ne sono tanti, organizzati in tutta Italia e spesso usufruibili anche tramite piattaforme e-learning. Ancora una volta, dunque, vale il principio secondo il quale: più si ha confidenza con la materia e maggiori saranno le possibilità di avere successo.
Da una prima lettura dello schema appena fatto, come è facile capire, non esiste una formazione unica e valida per tutti. Un blogger professionista può e deve adattare quindi al proprio percorso la preparazione tecnica necessaria per emergere. Una collaborazione sporadica con un sito che implica un tot di pezzi a settimana (o al mese) richiederà una preparazione diversa, sia a livello teorico che tecnico, rispetto a chi gestisce da solo il proprio blog e/o sceglie di mettersi in proprio. In ogni caso, comunque, è sempre meglio non sottovalutare l’importanza dell’aggiornamento. Stiamo parlando di un settore in continua evoluzione a cui non ci si può approcciare rimanendo ancorati a vecchie conoscenze.
Opportunità lavorative come blogger
Per lavorare come blogger professionista le strade da percorrere, generalmente, sono due:
- proporsi e iniziare a collaborare con uno o più blog, siti e tutti quegli spazi web che garantiscono un determinato corrispettivo a seguito della prestazione di lavoro;
- aprire un blog da soli, riuscire a farlo posizionare abbastanza in alto tra i risultati di ricerca del web e iniziare a guadagnare con le visualizzazioni e le pubblicità che all’interno di esso possono essere posizionate.
In entrambi i casi, dunque, un blogger lavorerà come libero professionista e, soprattutto inizialmente, dovrà stare ben attento a definire i propri margini di azione. È possibile, per esempio, che alcuni vi propongano di scrivere gratuitamente in cambio di visibilità. Purtroppo, oggi, questa è una pratica molto diffusa. Quello che dovete fare voi, a questo punto, è decidere se veramente il gioco ne vale la candela. Di che pubblico stiamo parlando? La pubblicità che vi farete come autori vi permetterà di stringere rapporti di lavoro dopo o di prendere i primi contatti nel settore? Quello che vi serve è solo fare esperienza e quindi siete disposti ad accettare queste condizioni per arricchire il vostro curriculum e le vostre conoscenze?
Sono queste le domande che dovrete farvi prima di accettare una collaborazione a titolo completamente gratuito. Discorso simile, ma sostanzialmente diverso, va fatto anche per quelli che decidono di buttarsi nella gestione di un blog proprio. Inizialmente, anche in questa ipotesi, è possibile che i guadagni siano inesistenti (o comunque non abbastanza alti). A meno che non abbiate già un buon numero di utenti pronti a seguirvi e a leggere i vostri contenuti, di fatto, è difficile che il blog nei primi tempi possa garantirvi una retribuzione fissa e stabile. Come per le collaborazioni, quindi, anche qui dovete capire se c’è potenziale di crescita, se aprirlo vi permetterà a migliorare e se alla fine vi assicurerà un lavoro (o vi aiuterà a trovarlo). Le opportunità sono tante e tutte possono avere sviluppi e risvolti diversi a seconda dei casi e della persona. Con un po’ di costanza e impegno, tuttavia, le soddisfazioni possono essere tante.
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