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Bonus per lavoratori stagionali, le novità

Bonus per i lavoratori stagionali, ecco di cosa si tratta ed i requisiti per beneficiare della misura a sostegno dei dipendenti

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L’emergenza sanitaria Coronavirus ha messo in seria difficoltà non solo il settore sanitario ma anche molte realtà economiche e categorie di lavoratori. Il Decreto Cura Italia e quello Rilancio a cui il Governo sta lavorando, prevedono delle misure a sostegno dei lavoratori stagionali di tutti i settori. I requisiti di accesso al bonus e come beneficiarne.

Bonus e misure per i lavoratori stagionali

europrogettista

Il decreto Cura Italia e quello Rilancio a cui il Governo sta ancora lavorando, prevedono varie misure e bonus a sostegno dei lavoratori stagionali, colpiti dalla crisi Coronavirus. Il lockdown ha comportato inevitabilmente delle perdite di fatturato per tante aziende e professionisti. Misure restrittive che sono state assolutamente necessarie per cercare di contenere il numero dei contagi. Tuttavia, oltre ai tanti settori economici colpiti dalla crisi, anche molte categorie di lavoratori si trovano a dover fare i conti con le conseguenze apportate dal Covid-19. Per alleviare le sofferenze di queste realtà, il Governo ha messo in campo varie misure. In particolare, il decreto rilancio, ha esteso l’assegno di 600 euro (già introdotto dal decreto Cura Italia) anche al mese di aprile e maggio 2020. Tale l’indennità a maggio, passa da 600 a 1.000 euro. Ulteriore novità è l’estensione del bonus, ad una platea più ampia, ossia a tutti i lavoratori stagionali. Si tratta di circa 350 mila lavoratori con contratti occasionali, intermittenti e stagionali, precedentemente tagliati fuori dal bonus.

Bonus 600 euro per i lavoratori stagionali

Nella bozza del decreto rilancio ancora in fase di perfezionamento, si legge dell’estensione del bonus Inps 600 euro anche per le mensilità di aprile e maggio 2020. Si tratta di una misura economica già introdotta a marzo con il decreto Cura Italia, che ora abbraccia una platea di beneficiari più ampia, come i lavoratori con contratti di prestazione occasionale, intermittente o stagionale, precedentemente esclusi dalle norme contenute nel decreto Cura Italia. Ora anche questi soggetti potranno beneficiare del bonus. I requisiti per accedere alla misura non cambiano:

  • aver perso il lavoro involontariamente tra il 1° gennaio 2019 al 17 marzo 2020;
  • non essere pensionati e non avere un contratto di lavoro in data 17 marzo 2020.

Sono questi i requisiti da dover rispettare per avere accesso al bonus.

Come accedere alla misura

Vediamo ora le modalità di accesso alla misura. La richiesta del bonus può essere fatta direttamente sul sito Inps, disponendo delle credenziali PIN, SPID, CIE, CNS. Gli interessati, nel momento della compilazione della domanda, dovranno inserire i seguenti dati:

  • recapiti telefonici ed email dove l’Inps comunicherà l’esito della domanda;
  • spuntare la casella “Desidero inviare la domanda di indennità”;
  • selezionare la categoria di lavoratori a cui si appartiene;
  • indicare le modalità di accredito del bonus.

In alternativa c’è la possibilità di contattare il Contact center dell’Istituto al seguente numero: 803-164 (da rete fissa) o lo 06-164164 (da rete mobile). Chi non possiede le credenziali di accesso, potrà rivolgersi a patronati o intermediari abilitati al servizio.

Il bonus 1.000 euro per il mese di maggio 2020

Una novità di notevole interesse consiste nell’introduzione di un’indennità maggioritaria nel mese di maggio, pari a 1.000 euro per i lavoratori stagionali nel settore turismo e stabilimenti termali. Dunque, tali soggetti a maggio non riceveranno 600 euro ma 1.000. Anche in questo caso, per accedere alla misura è necessario presentare la domanda direttamente all’Inps, seguendo le modalità già indicate precedentemente. Hanno diritto al bonus 1.000 euro nel mese di maggio anche i lavoratori somministrati.

Chi non potrà accedere alla misura

Il bonus una tantum previsto dal decreto Cura Italia e da quello rilancio, non può essere erogato a chi:

  • beneficia del reddito di cittadinanza;
  • Ape Social;
  • percepisce assegno di invalidità;
  • pensioni a carico del’Assicurazione generale obbligatoria, forme esclusive, sostitutive ed esonerative, comprese la Cassa di previdenza ordini professionali.

Questi i soggetti che non possono accedere alla misura.

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