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Certi annunci sono incredibili, non trovate?

Gli annunci di lavoro talvolta richiedono così tanti requisiti che il profilo adatto potrebbe anche non esistere. Oppure non essere per niente interessato. La mail di un nostro lettore.

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E-mail pervenuta a La Posta di Bianco Lavoro   – Da vecchio utente dei portali di lavoro, sia come disoccupato (per fortuna attualmente non lo sono), che come curioso, mi sono sempre chiesto a cosa pensano alcune aziende quando pubblicano o fanno pubblicare alle Agenzie del lavoro certi annunci, “un po’ così”. Anche quando non avevo un lavoro mi sono sempre rifiutato di rispondere a cose tipo “Cerco xxxx massimo 25 anni, laureato con master, minimo tre anni di esperienza in A, B, C, D, E, F, G, H“, massima disponibilità e spirito di adattamento. Contratto di 1 mese più proroghe“.

image by Feng Yu
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Un mese più proroghe? Quando li leggo (e ce ne sono di ancor più pretenziosi e di breve durata) mi RIFIUTO, letteralmente, anche solo di aprirli. Questo perché li vedo come annunci più teorici che reali. Intendiamoci, non che siano finti nel senso che il posto di lavoro offerto non esiste, ma la domanda che mi faccio sempre è: “ma chi diavolo può avere tutti questi requisiti insieme?” Se esistesse un personaggio simile probabilmente, a 25 anni sarebbe già milionario o giù di lì! E anche nel caso esistesse… ma che voglia potrebbe avere di candidarsi per un posto che dura un mese?

Mi piacerebbe tanto sapere qual è il ragionamento che sottosta alla redazione di certi annunci in cui vengono richieste (talvolta) decine di requisiti, per posti che durano forse un mese o forse due. Ma una persona con un discreto numero di qualifiche, per quale strana ragione dovrebbe decidere di impegnarsi a fondo in un lavoro che non conosce per poi, appena iniziato a capirci qualcosa, doverlo mollare a causa della fine del contratto? Posso capire le esigenze aziendali, la volatilità delle commesse, il mercato del lavoro che mai come ora è stato così instabile, posso capire qualsiasi cosa (o quasi), ma parliamoci chiaro, in quanti considerano veramente quegli annunci come una reale possibilità di ottenere un lavoro?

Senza la possibilità di fare un progetto non dico di vita, ma anche solo di breve durata, senza magari conoscere l’affidabilità dell’azienda, le persone con le quali si andrà ad interagire e via dicendo.. Tutto questo per “un mese più proroghe”? E’ più lo sbattimento che il guadagno a mio parere.  E credo proprio che il parere non sia solo mio!

Alberto

La risposta di Marco Fattizzo – direttore di Euspert

Le domande sono chiare e concrete, cerco di rispondere nel merito. Un’azienda privata ha certamente il diritto di “pretendere” il massimo quando effettua le selezioni, può quindi non accontentarsi e chiedere requisiti su requisiti. A volte capita che “puntando alto” si trovi la persona giusta, a volte invece pian piano si “cala” con le richieste. La durata di 1 mese (o periodi molto brevi) è quasi sempre dovuta non tanto ad una reale disponibilità per periodi così limitati, quanto ad una volontà di non impegnarsi da subito con lunghi contratti. Spesse volte poi il “mese” è a carico dell’agenzia di somministrazione, terminato quel periodo ci si aspetta una assunzione diretta.

Per rispondere alla domanda quindi direi che l’obiettivo dell’azienda è quasi sempre cercare una persona molto valida e per periodi duraturi, indipendentemente dal periodo iniziale e le proroghe. Nessuna azienda ha infatti interesse ad avere delle figure qualificate per periodi brevi, diverso è per figure generiche (operai generici, lavori base di segreteria, etc..) dove la persona può servire per sostituzioni o picchi di lavoro.

Il mio consiglio: valutare sempre e comunque la posizione, se il periodo offerto è breve cercare di indagare sul motivo e quindi sulle possibilità di ottenere un lungo contratto.

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