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Come risparmiare per quando si andrà in pensione

E’ possibile mettere da parte, giorno dopo giorno, un po’ di risparmi. In questo modo si riuscirà ad accumulare un piccolo capitale che potrà essere utilizzato, dopo la pensione, per togliersi qualche piccolo capriccio.

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Andare in pensione significa poter dedicare finalmente del tempo a sé stessi e alle proprie passioni. Purtroppo, però, spesso significa anche dover fare delle rinunce e tirare la cinghia. La pensione obbligatoria è infatti più bassa rispetto allo stipendio ricevuto durante la vita lavorativa.

Per non dover cambiare drasticamente il proprio stile di vita e per potersi godere pienamente gli anni di riposo è possibile ricorrere a varie soluzioni. Tra queste rientra, in primo luogo, la pensione integrativa. Scegliendo tra fondo pensione e PIP, il lavoratore dipendente, l’autonomo e il disoccupato possono garantirsi una rendita aggiuntiva, la quale verrà loro erogata al raggiungimento dell’età pensionabile, in aggiunta alla pensione INPS.

Oltre a questo, è possibile mettere da parte, giorno dopo giorno, un po’ di risparmi. In questo modo si riuscirà ad accumulare un piccolo capitale che potrà essere utilizzato, dopo la pensione, per togliersi qualche piccolo capriccio o per far fronte a qualche imprevisto.

Risparmiare è difficile, ma non impossibile

L’aumento del costo della vita, spesso associato a stipendi che non accennano ad aumentare, può rendere davvero difficile mettere da parte un po’ di denaro per la pensione. Difficile però non vuol dire impossibile.

Molto spesso, infatti, il problema di fondo non è dato tanto da entrate troppo contenute, quanto piuttosto da un’errata gestione delle finanze individuali o familiari. In questi casi, per aumentare i propri risparmi, è sufficiente mettere in atto alcune semplici strategie, già ampiamente collaudate.

Naturalmente, per raggiungere dei risultati concreti, saranno necessari una buona dose di autocontrollo e molto impegno.

Risparmiare per la pensione: da dove cominciare

Il primo passo da compiere per iniziare fin da subito a risparmiare per la pensione consiste nel calcolare tutte le entrate sulle quali è possibile contare, da quelle derivanti da attività lavorative a quelle ottenute da altre fonti di reddito, come gli affitti o i diritti d’autore.

Fatto questo, si potrà procedere con il valutare in modo oggettivo tutte le uscite, suddividendole in due gruppi:

  • quelle necessarie e non eliminabili, come l’affitto o il mutuo, le bollette, la spesa;
  • quelle superflue, come gli acquisti compulsivi, le cene fuori e gli svaghi.

Mentre il gruppo delle uscite superflue include spese che potrebbero anche essere eliminate del tutto, quello delle uscite necessarie riguarda le spese non depennabili, ma che, se sottoposte a un’attenta valutazione, potrebbero essere ridotte drasticamente.

Non è necessario rinunciare a tutte le uscite superflue: la regola del 50/30/20

Rinunciare totalmente alle spese superflue potrebbe far risparmiare davvero tanto, ma d’altra parte significherebbe eliminare alcuni svaghi e attività che potrebbero risultare molto importanti per il benessere psicofisico, come una cena con gli amici, la palestra o una breve vacanza. Per non dover rinunciare a tutto, è possibile applicare la regola 50/30/20.

Ideata da Elizabeth Warren, prevede che il 50% del reddito mensile venga destinato alle spese non eliminabili, il 30% agli svaghi e alle spese per così dire superflue e il 20% ai risparmi. Naturalmente, ognuno può modificare liberamente le percentuali in base alle proprie esigenze e disponibilità finanziarie.

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