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Come scegliere la location migliore per la propria attività

Non farsi prendere troppo dall’entusiasmo, essere professionali e usare un po’ di buon senso. Ecco come scegliere la location migliore per la propria attività.

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Quando si decide di avviare un’attività, di qualunque tipo essa sia, una delle prime cose da fare in ordine d’importanza è decidere il luogo dove questa s’insedierà. Scegliere la location migliore, o un’altra, può fare la differenza tra il successo o meno. Indipendentemente dal tipo di impresa che si andrà ad aprire (fatte salve, e non sempre, quelle il cui business è previsto passi solamente dalla Rete), il posto destinato ad ospitare la vostra startup è una variabile che definire fondamentale non è certo un eccesso. Ma come si fa a scegliere la location migliore per un’attività? Quali criteri utilizzare? Come fare per analizzare in modo oggettivo le possibilità a disposizione ed optare su quella più “redditizia”?

Bello, ma non si trova parcheggio

Quante volte vi è capitato di sentire questa frase? E, quante volte vi è capitato di pronunciarla? Lo spazio è fondamentale, in qualsiasi caso. Vedete la pubblicità di un nuovo negozio, incuriositi ci andate, vende proprio quel che interessa a voi. La merce è ottima, i prezzi buoni e gli addetti competenti e simpatici. Tutto perfetto, a parte una cosa. Per entrarci ci è voluta mezz’ora e non perché c’era la fila all’ingresso. Il negozio non è in centro e quindi per arrivarci bisogna usare l’auto. Una volta giunti però, non c’è verso di parcheggiarla vicino all’entrata, nemmeno a mettersi a piangere in cinese.

Una simile situazione, in molti casi dissuade il potenziale acquirente dal recarsi al negozio, per quanto possa piacergli. Non si può pensare infatti che la clientela sia disposta a parcheggiare l’auto in divieto di sosta, ad esempio sul marciapiede o in doppia fila rischiando una multa salata (e giusta) e di spendere quanto o anche di più per la multa che per l’acquisto. La possibilità di parcheggio è un elemento importante, se non fondamentale per qualsiasi attività non sia sita in una zona pedonale o comunque in un centro urbano dotato di parcheggi (gratuiti o a pagamento) nelle vicinanze. Il discorso vale anche, prendendo in considerazione un caso differente, per i bar. Scegliere la location migliore non vuol dire piazzare il proprio bar-trattoria su una statale ad alto scorrimento, se chi sfreccia non ha nessuna possibilità di fermarsi. Se anche passassero 10 milioni di veicoli al giorno, la potenziale clientela sarebbe pressoché nulla.

Sempre in tema di parcheggio c’è un altro elemento da considerare e che spesso viene a torto trascurato: l’accessibilità. Posto che più il parcheggio è accessibile, meglio è per tutti, va detto che in alcuni specifici casi si può differenziare: se il core business è (di gran lunga) incentrato su chi viene a fare acquisti nel weekend o comunque con una certa calma, allora lo spazio destinato alle auto dei clienti può anche “sopportare” un’accessibilità meno immediata, magari più curata, se possibile con svincoli dedicati e via dicendo.

Ma se il grosso degli affari viene dalle “puntate” mordi e fuggi, come accade ad esempio a chi ha un bar, o una trattoria diurna e “dedicata” ai lavoratori, l’accesso ad uno spiazzo utile a posteggiare il proprio veicolo deve essere immediato. Spesso ci si ferma per un caffè velocissimo, o un panino, un piatto di pasta, ma sempre con i minuti contati. Un parcheggio anche un po’ meno raffinato, ma istantaneo nel suo utilizzo, aiuta. Non è pensabile che un rappresentante o un camionista perdano 5 minuti del sempre poco tempo che hanno a disposizione per andare a bersi un caffè. Magari di minuti ne hanno proprio 5, vorranno usarli per rilassarsi, non certo per parcheggiare e arrivare al bar a piedi.

Certo, va detto che una volta fidelizzata la clientela, tutti questi problemi o si attenuano in modo significativo o, nel migliore dei casi, spariscono. Ma nell’operazione di scegliere la location migliore per un’attività non si può pensare come se si potesse godere già di una clientela fissa disposta a perdere anche qualche minuto in più o a fare un maggior numero di chilometri. E’ una cosa questa, che va conquistata nel tempo. All’inizio, pensarla così può risultare addirittura presuntuoso e quindi pericoloso.

Scegliere la location migliore a seconda del target

A monte del problema parcheggio, quindi della necessità di prevedere uno spazio che consenta ai clienti di raggiungere la location prescelta con facilità, c’è quello della location stessa. Spieghiamoci. Aprire un’attività nel posto sbagliato, parcheggio o no, è deleterio. Le conseguenze negative possono essere trascurabili, gravi, o fatali, a seconda di una moltitudine di variabili. Certo è che un bar diurno, o prevalentemente tale, sito in un posto sperduto, difficilmente avrà successo. Diverso è il caso di un locale notturno per il quale il tipo di comportamento adottato dalla clientela è sostanzialmente differente. In questo senso conta maggiormente il gradimento del locale stesso, anche se posizionarlo 20 km al di fuori di un centro abitato può comunque non essere una gran scelta. Ricordiamoci che le mega-discoteche anni 80-90, veri e propri luoghi di “processione” nottura, non esistono più, o quasi.

Gli esempi possibili sono innumerevoli, facciamone almeno un altro: un negozio di abbigliamento “young” o “teen” all’interno di un centro commerciale, se non affetto da troppa concorrenza, probabilmente renderà (anche se tutto sta poi alle capacità imprenditoriali e gestionali dei titolari dell’attività). Lo farà comunque di più che se posizionato in una via di periferia, anche se con tanto di parcheggio. Il perché è abbastanza scontato: il bacino di utenza, nei weekend soprattutto, è enormemente maggiore nel primo caso. Ed anche l’ambiente, pensato per incoraggiare gli acquisti, è senza alcun dubbio un elemento da prendere in seria considerazione.

Attenzione a quella voglia matta

Scegliere la location migliore per la propria attività vuol dire anche saper prevedere eventuali errori dettati dal gusto personale. Giustissimo tentare di aprire un’attività in base ad una propria passione, anche perché spesso, se non sempre, si è portati ad informarsi, a fare ricerche, sviluppare conoscenze e relazioni nel campo. Però, se avete la passione della montagna e abitate al mare, ecco, aprire un negozio di noleggio sci nel vostro luogo di residenza è una scommessa difficile da vincere, per usare un eufemismo. L’esempio è estremo, ma calza. Il significato vuole essere quello di non farsi troppo prendere dall’entusiasmo e scegliere quindi la migliore location possibile in modo professionale, trovando ed analizzando dati, consultandosi se possibile con professionisti e, appunto, tenendo a freno, almeno fino ad un certo punto, le “voglie” personali, che certo danno quella necessaria spinta in più, quando si deve decidere se “buttarsi” o meno, ma che ugualmente rischiano di inficiare negativamente una scelta fondamentale, quella del luogo in cui far sorgere la propria attività.

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