Arriva per gli automobilisti italiani una bella notizia, il via libera alla soppressione della tassa connessa al bollo auto. La Corte di Cassazione ha infatti sancito l’abolizione di questa imposta di proprietà auto e moto. Ora la piena autonomia decisionale spetta alle Regioni, che possono decidere di eliminare la tassa, ridurla oppure in casi estremi di aumentarla.
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Il via libera all’abolizione del bollo auto, la decisione della Corte di Cassazione
Il bollo auto, anche detto tassa automobilistica o tassa di circolazione, è un’imposta locale sulle auto e moto immatricolate in Italia. Il versamento di tale imposta è a favore della Regione di residenza. Si tratta forse della tassa più odiata dagli italiani che da oggi possono gioire di una buona notizia a riguardo. La Corte di Cassazione dopo anni dall’ultima delibera, ha dato il via libera all’abolizione di tale imposta.
Finalmente, dopo tanti anni di proteste e lotte da parte degli automobilisti, contro il pagamento del bollo auto, arrivano delle buone notizie, con la soppressione stessa della tanto odiata imposta di carattere locale. A questo punto la piena autonomia decisionale su cosa fare di tale tributo, spetta però alle singole Regioni italiane, che possono scegliere se abolire la tassa, ridurla oppure aumentarla. Lo Stato pone tuttavia dei limiti di aumento (nel caso in cui le Regioni optino per mantenere l’imposta) oltre i quali non si può andare.
Bollo auto: Di Maio soddisfatto della decisione
Anche Luigi Di Maio, Ministro dello Sviluppo economico, si considera molto soddisfatto e contento sulla decisione presa dalla Corte di Cassazione. Da anni lo stesso Ministro aveva appoggiato i tanti italiani contrari al versamento dell’imposta connessa al bollo auto. Il merito di questa notizia relativa alla soppressione del bollo è di Luca Antonini, giudice della Cassazione, che anni fa mise un punto fermo in Emilia Romagna alla questione sul versamento del bollo per i veicoli d’epoca. Ricordiamo che lo Stato trae entrate considerevoli della tassa di possesso auto e moto e proprio per questo motivo, nel corso degli ultimi anni l’ammontare del bollo è stato aumentato anno dopo anno a discapito dei cittadini.
Soppressione bollo auto: autonomia decisionale alle Regioni
La Corte di Cassazione ha dunque dato il pieno via libera all’abolizione definitiva del bollo auto. Una notizia che ha fatto gioire gli automobilisti, per anni costretti a dover pagare la tassa di possesso di autoveicoli e motoveicoli. Tuttavia c’è un fattore che continua a preoccupare, ossia la piena autonomia decisionale data alle Regioni. Se da una parte è vero che il via libera all’abolizione del bollo auto è ormai realtà, dall’altra parte è anche vero che la piena autonomia decisionale sul da farsi spetta alle Regioni. Queste, sono libere di decidere se abolire l’imposta, ridurla oppure addirittura aumentarla. Ed è proprio qui che nasce la preoccupazione maggiore, pensare ad un possibile aumento invece che alla soppressione. La delibera infatti, non ha garantito l’abolizione dell’imposta in ogni Regione, così come non si è parlato di tempistiche. Dunque il pericolo di possibili aumenti non è stato ancora scongiurato anche se sono stati definiti dei limiti, che non possono essere superati.
Bollo auto gli aumenti dell’imposta nel corso degli anni
Come detto precedentemente, lo Stato trae considerevoli entrate dal versamento dell’imposta connessa al bollo auto, per questo motivo nel corso degli anni il suo ammontare è aumentato anno dopo anno. Secondo gli studi effettuati dall’Istat, nel periodo di tempo compreso tra il 2013 ed il 2018 la tassa è aumentata di circa 200 milioni di euro. Aumenti notevoli a discapito delle tasche degli italiani, spesso messi in serie difficoltà economiche. Vedremo cosa succederà e soprattutto cosa decideranno la singole Regioni in materia bollo auto, sperando nella strada dell’abolizione e non in quella di ulteriori nuovi aumenti.
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