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E’ nato a Forlì “Maglia Rosa”, progetto sociale innovativo fra riciclo e solidarietà

Un progetto molto interessante ed innovativo che segna una sintesi fra più valori sociali

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Una definizione molto suggestiva che recita “Maglia Rosa Social Bike Forlì” racchiude un progetto molto interessante ed innovativo che segna una sintesi fra più valori sociali ed è frutto di un lavoro di squadra che vede insieme, fianco a fianco, pubblico e privato. Si tratta di un punto vendita di biciclette, attivo dallo scorso ottobre a Forlì in corso Mazzini 124, che rappresenta un’evoluzione di un’attività già in essere da tempo presso la cooperativa sociale Domus Coop, ovvero il progetto Ri-cicletta, tramite il quale venivano ristrutturate vecchie biciclette, con il coinvolgimento di persone con disturbi psichici.

L’obiettivo del progetto “Maglia Rosa”

maglia rosa

L’obiettivo del progetto è duplice: da una parte favorire l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà, dall’altra promuovere flussi di economia circolare, in quanto la “materia prima” proviene da rottami di bicicletta, forniti da privati e anche dalla Polizia Municipale, che raccoglie i velocipedi abbandonati in città e non reclamati.

Questa attività – racconta Angelica Sansavini, presidente di Domus Coop – ci ha dimostrato quanto sia stato importante e benefico (e lo è tuttora) questo lavoro per coloro che da anni vi hanno partecipato. Onestamente, però, non abbiamo avuto la forza di far crescere questo laboratorio in un contesto che andasse oltre gli amici e i conoscenti della cooperativa. E’ stata un’intuizione di Stefano Bondi, membro del direttivo dell’associazione San Martino di Forlì, che ha messo le basi per strutturare e allargare il progetto. Stefano ha conosciuto Ri-cicletta, in quanto vi ha portato più riprese diverse biciclette da sistemare e, con il supporto del Comune di Forlì, ci ha indirizzato per creare una sinergia con più attori del territorio e dare una valenza cittadina a questa attività”.

Sansavini Angelica
Sansavini Angelica

Ne è nato così un protocollo d’intesa che è alla base del progetto “Maglia Rosa” il cui referente capofila è la già citata Associazione San Martino e di cui fanno parte:

  • il Comune di Forlì (che ha messo a disposizione i locali di corso Mazzini in comodato gratuito),
  • Domus Coop,
  • Caritas Forlì,
  • Associazione Centro di Solidarietà e LIFE Coop, a cui vanno aggiunte Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì (che sosterrà economicamente il progetto) e la stessa Polizia Municipale (che potrà offrire biciclette abbandonate non reclamate).

Inoltre Maglia Rosa usufruisce anche del sostegno di un progetto più ampio denominato “Laboratorio Welfare Generativo di Comunità”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle imprese).

Cosa prevede il progetto e i primi risultati

Nella pratica il progetto nel suo complesso prevede che le riparazioni e le ristrutturazioni delle biciclette continuino ad avvenire presso il laboratorio della cooperativa sociale Domus Coop, mentre la vendita venga effettuata presso il punto vendita Maglia Rosa di corso Mazzini, dove vengono inserite persone con svantaggio sociale, nella modalità dei tirocini formativi.

I primi risultati del progetto, che è stato inaugurato il 27 novembre – ricorda Angelica Sansavinisono incoraggianti: sono due le persone in difficoltà inserite nel negozio, mentre circa una decina lavorano presso la nostra cooperativa ogni giorno, guidati dal referente di Ri-cicletta, Saverio Russo. A livello commerciale, in questo primo periodo, sono già state vendute una trentina di biciclette”.

I livelli di restauro previsti nel progetto sono tre: la prima fascia prevede una sistemazione semplice e funzionale, specie a servizio degli studenti, la seconda comprende anche la verniciatura, mentre la terza (la più completa) di fatto è una ristrutturazione complessiva che rimette a nuovo il velocipede.

Questo progetto – afferma Rosaria Tassinari, assessore al Welfare del Comune di Forlì – presenta una duplice valenza: da una parte permette l’inserimento e la formazione di persone con svantaggio sociale, dall’altra introduce anche i caratteri dell’economia circolare e della sostenibilità, in quanto ripulisce il territorio di rottami e fa riprendere loro vita, diversamente destinati al macero. Per questo motivo abbiamo concesso gratuitamente il locale di corso Mazzini, per la positività e l’innovazione di quest’iniziativa”.

Rosaria Tassinari (Foto: Fabio Blaco)

Di particolare interesse precisa Stefano Bondi anche il fatto che l’intero progetto mette insieme diverse realtà del territorio, che si sono confrontate e hanno messo in campo idee e capacità in uno spirito di grande collaborazione  e solidarietà reciproca”.

Tengo a dire – conclude Angelica Sansaviniche lo stesso vice-sindaco Daniele Mezzacapo, in un recente intervento in merito all’eccessiva presenza di rottami di biciclette a Forlì e al necessario intervento di rimozione da parte della Polizia Municipale, ha citato il nostro progetto, come risorsa di rilievo per arginare, almeno in parte, il degrado causato dall’abbandono di biciclette inutilizzabili”.

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