Home » News Lavoro » cassazione e legge

Il nuovo codice della strada: ecco cosa cambia

Ecco cosa cambia con il nuovo codice della strada. Multe più salate, regole più stringenti per neopatentati e monopattini.

Condividi questo bel contenuto


Settimana scorsa è entrato in vigore il nuovo codice della strada. Alcune novità, come praticamente sempre accade, riguardano aumenti degli importi delle multe per le infrazioni commesse dai guidatori. Ma ci sono anche novità strutturali che vanno a toccare argomenti sensibili, come ad esempio i limiti per i neopatentati e la guida sotto effetto di stupefacenti. Una riforma questa, che secondo chi l’ha fatta era attesa da tempo, mentre secondo le opposizioni sarebbe peggiorativa rispetto alle leggi in vigore fino a qualche giorno fa. Tralasciando del tutto le polemiche politiche, vediamo nel dettaglio cosa cambia e come ci si dovrà comportare da ora in poi.

il nuovo codice della strada

Aumenti delle multe

Non tutte le multe sono aumentate, anzi, a dire il vero l’incremento dell’esborso economico a seguito di un’infrazione riguarda pochi casi. Uno di questi, probabilmente il più noto è quello dell’utilizzo del cellulare, o di dispositivi similari ad esso, durante la guida. La multa passa infatti da 165 a 250 e poi a 350 se si viene beccati un’altra volta entro un biennio. Ovviamente a questi importi vanno aggiunte le sanzioni accessorie della decurtazione dei punti e la novità della sospensione breve della patente (da una settimana a quindi giorni, a seconda del fatto di avere più o meno di dieci punti sulla patente).

Limiti di velocità: la principale novità riguarda il superamento dei limiti in un centro abitato, se si raggiunte una velocità superiore ai 10 km/h rispetto al consentito (50 km/h), ma non più di 40 km/h (cioè oltre i 90 km/h). In questo caso la multa è di 220 euro e vi è la sanzione accessoria della sospensione della patente dai 15 ai 30 giorni, ma solamente se la cosa accade per almeno due volte in un anno. Questo sistema non dovrebbe riguardare i limiti dei 30 Km/h in quanto la precedente riforma degli autovelox ne impedisce l’utilizzo sotto i 50 km/h. La multa per le infrazioni al di fuori dei centri urbani è di 173 euro.

Un discorso più complesso va fatto per chi guida in stato di ebbrezza, ovvero per chi si mette al volante con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l. Aumentano le sanzioni di un terzo se il guidatore è già stato condannato per il reato inerente, che però scatta solo se si viene fermati e viene accertato un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l. In questo senso, viene introdotto anche l’alcol lock, un dispositivo che permette l’accensione dell’auto solo se l’alcol nel sangue è pari a 0. Se si viene beccati con un tasso alcolemico maggiore di 0.8 g/l c’è anche la sospensione della patente da sei mesi ad un anno, una multa di 800 euro ed una pena detentiva di 6 mesi. Il terzo step è quello più grave e riguarda chi viene beccato con 1,5 g/l di alcol nel sangue. In questo caso la sospensione della patente può arrivare a 2 anni, la pena detentiva è sempre di 6 mesi ma con una multa di 1500 euro. Per l’infrazione più lieve, cioè da sopra gli 0,5 fino a 0,8 g/l la multa è di 573 euro e la sospensione della patente può andare da 3 a 6 mesi. Si tratta però di un’infrazione amministrativa, non ci sono quindi conseguenze penali come negli altri due casi più gravi.

Guida sotto effetto di stupefacenti: la sanzione è ora di 1500 euro. E’ predisposta la sospensione della patente da uno a due anni e l’arresto da sei mesi ad un anno. Se si dovesse provocare un incidente a causa della guida sotto stupefacenti, c’è anche la revoca della patente. Le sanzioni sono maggiori per neopatentati e conducenti professionali, oppure se l’evento accade tra le 22 di sera e le 7 di mattina. Sono state introdotte nuove regole per l’accertamento dell’infrazione, nel caso si concretizzi. Le operazioni possono essere anche piuttosto lunghe in quanto dopo un accertamento preliminare da parte degli organi di polizia, con l’ausilio di un medico, può essere disposta la visita ed eventuali esami presso le strutture sanitarie. Le disposizioni, oltre al verificare la presenza o meno del reato, servono anche a scongiurare l’esistenza di eventuali falsi positivi, ovvero una condizione per la quale si potrebbe inizialmente risultare positivi ad un qualche tipo di sostanza vietata, risultato che però è falsato da eventuali assunzioni di farmaci totalmente legali, le quali però contengono un principio attivo che potrebbe dare quel problema. Le strutture sanitarie hanno comunque gli strumenti per verificare il tutto in maniera inequivocabile.

Altri aumenti riguardano la sosta nei parcheggi dei disabili: le multe in questo caso passano da 60 a 165 euro se l’infrazione è commessa con un veicolo a due ruote. E da 165 a 330 con tutti gli altri veicoli. Non si può sostare nemmeno nelle fermate dei bus. Qui la multa passa da 41 a 87 euro con le due ruote e da 87 a 165 con tutti gli altri veicoli. Multa di 100 euro per chi si esercita con la moto prima di aver conseguito una qualsiasi patente con a bordo un passeggero. 200 euro di multa a chi attraversa i passaggi a livello in maniera illecita. A qualsiasi multa viene sempre applicato l’importo minimo.

Il nuovo codice della strada ed i neopatentati

Per i neopatentati le limitazioni ora avranno durata 3 anni. Ma è anche stata aumentata la potenza delle auto che possono guidare. Un massimo di 142 cavalli, che vale per qualsiasi tipo di auto, ed una potenza specifica di 75 kw per tonnellata, circa 102 cavalli (per 1000 kg). In autostrada, il limite consentito a chi ha preso la patente da meno di 3 anni è di 100 km/h. Attenzione alle multe perché per questo tipo di conducenti sono raddoppiate, anche rispetto alla decurtazione dei punti, nel caso l’infrazione lo preveda.

Nuove regole per i monopattini

Il nuovo codice della strada disciplina in maniera nuova e più stringente anche l’utilizzo dei monopattini. D’ora in avanti infatti si potrà circolare solo se questo tipo di mezzi saranno dotati di targa, assicurazione ed indicatori di direzione. Inoltre potranno circolare solo su strade con limite di velocità non superiore ai 50 Km/h. Non potranno circolare contromano o sul marciapiede, dove non potranno neanche essere posteggiati. Operazione questa che potrà essere fatta solo all’interno delle aree designate dai comuni. La novità per il conducente è invece l’obbligo del casco, esattamente come avviene per ciclomotori e motocicli.

In conclusione in nuovo Codice della strada interviene sì sugli importi delle multe, ma anche su una serie di norme che cambiano in maniera strutturale alcune questioni, come quella dei neopatentati, della guida sotto effetto di stupefacenti e la circolazione dei monopattini. Va notato che la riforma fa del Codice della strada è comunque legata a doppio filo, per quanto riguarda i limiti di velocità, a quella di qualche tempo fa inerente all’utilizzo degli autovelox, dei quali è stato ristretto significativamente l’utilizzo. Detto che è meglio non superare i limiti di velocità, la situazione è ora quella per la quale le multe sono più alte, ma i dispositivi per verificare le infrazioni saranno più difficili da utilizzare, di conseguenza il loro uso potrebbe diventare meno frequente. I limiti di velocità restano ed è bene rispettarli, ma ad esempio su una strada extraurbana con limite standard di 70 Km/h, dove però l’ente competete lo ha abbassato a 50 Km/h, non potrà essere usato un dispositivo di controllo della velocità tarato su quest’ultima velocità. Per evitare sgradevoli sorprese, sarà comunque sufficiente porre la giusta attenzione alla guida, non fare colpi di testa inutili e soprattutto evitare di condurre veicoli sotto effetto di stupefacenti o dopo essersi tracannati una bottiglia di vino. Stante queste precauzioni, rischi grossi non ce ne dovrebbero essere.

Un’ultima cosa da dire sul nuovo codice della strada è questa: a chi dovesse venire la schifosissima idea di abbandonare un animale per strada, beh ora dovrà tenere presente che la riforma è intervenuta anche su questo. E quel che rischia non è poco. A parte la pena pecuniaria che può raggiungere i 10.000 euro, viene disposta la sospensione della patente da sei mesi ad un anno ed in caso di incidente con morti o feriti causati da un animale abbandonato, può essere disposta anche la revoca fino a 7 anni. Ricordiamo che l’abbandono di animali non è un mero illecito amministrativo, si tratta invece di un reato penale.

Cerchi un nuovo lavoro?

Per avere sempre offerte di lavoro reali e verificate nella tua casella email in linea con le tue esigenze: Registrati su Euspert Bianco Lavoro

Condividi questo bel contenuto
× Eccomi!