Le auto storiche stanno diventando sempre più diffuse ed importanti. A fronte di un’ideologia che vorrebbe la diffusione solo di mezzi elettrici, resistono quei pezzi di design e metallo che hanno fatto la storia di Italia, Europa ed America. Anche i più giovani si stanno appassionando fortemente a questo settore, di cui probabilmente riconoscono la qualità e l’importanza. Prova ne è l’importante manifestazione che si è svolta nel capoluogo lombardi Milano AutoClassica, all’interno della quale erano presenti centinaia di veicoli di ogni valore e provenienza. Da pezzi rarissimi come la Ferrari 5122 BB a semplici auto di tutti i giorni di qualche decennio fa come la Fiat Panda, l’Alfa Romeo Giulietta o la 164-. Passando per gli iper-sicuri “bestioni” nordici della Volvo e lo spirito libero made in Usa incarnato in auto probabilmente destinate a divenire millenarie come la Ford Mustang e la Chevrolet Corvette.
In questo senso è importante capire come le auto storiche non siano e non debbano essere solo quelle super-costose, per ricchi collezionisti che le sfoggiano giustamente ad ogni occasione disponibile, ma al contrario siano anche quelle molto più popolari con i quali i popoli, soprattutto quelli europei, hanno costruito e sviluppato i loro paesi lungo un arco temporale di oltre 70 anni. Queste auto, anche le più piccole e di modico valore, hanno comunque una loro storia ed una loro importanza che vanno entrambe mantenute negli anni per ricordare alle generazioni future come genitori e nonni abbiano potuto muoversi in libertà su mezzi che hanno letteralmente “fatto” il paese che lasceremo ai più giovani di noi.
Abbiamo raccolto in una piccola gallery esclusiva una serie di veicoli, scegliendoli in base all’importanza e alla varietà sia delle auto stesse che della loro provenienza, nonché della loro importanza nella società, del loro simbolismo, dello status da esse rappresentato. La scelta ovviamente non è stata casuale, ma è comunque assoggettata al gusto e alle valutazioni personali di chi ha visitato la fiera. Qualcuno quindi sarà contento, qualcun altro forse meno, ma lo scopo non è tanto soddisfare tutti, quanto avere un ricordo di un mondo che c’è da augurarsi non scompaia mai. L’unico modo perché ciò accada è che queste auto, pur magari con carburanti differenti e meno inquinanti, possano continuare a circolare per sempre mantenendo intatte tutte le loro caratteristiche costruttive.
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