Cucinare è la tua passione? Ti sei sempre trovato a tuo agio tra i fornelli? Sei un cuoco professionista in cerca di occupazione e non sai come reinventarti? Ecco la tua nuova professione: il cuoco a domicilio (o chef a domicilio), un lavoro particolare che si sta sempre più sviluppando in Italia.
Da qualche tempo infatti è giunta la moda, proveniente dagli Stati Uniti, di chiamare uno chef che cucini a casa. Vuoi organizzare una serata importante, vuoi festeggiare un compleanno o anche solo una cena tra amici? Ecco che spunta il cuoco a domicilio. Non un semplice servizio di catering, ma un vero e proprio chef che cucinerà a casa vostra utilizzando la vostra cucina e le vostre attrezzerie.
Indice
Come diventare chef a domicilio: burocrazia
Aver frequentato la scuola alberghiera certo può aiutare, ma non è un must. Tante volte la passione per la cucina nasce da sola, senza nemmeno che ve ne accorgiate. Magari potete partecipare ad un corso per specializzarvi in qualche tipo di cucina particolare, ma non serve aver frequentato nessuna scuola e nessuno vi chiederà un attestato. La cosa invece che vi verrà richiesta è il superamento del corso professionale di tre mesi sulle norme igieniche e sanitarie, l’iscrizione obbligatoria alla Camera di Commercio e l’apertura della Partita Iva come libero professionista.
Per quanto riguarda il corso obbligatorio la finalità è quella di garantire agli operatori interessati l’acquisizione del requisito professionale per l’esercizio dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e della vendita di prodotti del settore merceologico alimentare alimenti. I corsi si svolgono normalmente presso le camere di commercio, le Confesercenti e Confcommercio o le strutture private autorizzate.
La prova d’esame è generalmente composta da uno scritto, spesso quiz a risposta multipla e da un esame orale in forma di colloquio con la commissione istituita dalla camera di commercio. Sono ammessi al colloquio solo coloro che hanno superato la prova scritta.
Come diventare chef a domicilio: requisiti
L’esercizio di un’attività di commercio relativa al settore merceologico alimentare e di un’attività di somministrazione di alimenti e bevande, anche se effettuate nei confronti di una cerchia determinata di persone, è consentito a chi è in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali:
- avere frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti
- avere prestato la propria opera, per almeno due anni, anche non continuativi, nel quinquennio precedente, presso imprese esercenti l’attività nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, in qualità di dipendente qualificato, addetto alla vendita o all’amministrazione o alla preparazione degli alimenti, o in qualità di socio lavoratore o, se trattasi di coniuge, parente o affine, entro il terzo grado, dell’imprenditore in qualità di coadiutore familiare, comprovata dalla iscrizione all’Istituto nazionale per la previdenza sociale
- essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea, anche triennale, o di altra scuola ad indirizzo professionale, almeno triennale, purché nel corso di studi siano previste materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti.
Diventare cuochi a domicilio: di cosa si occupa
La prima cosa da fare è costruirsi un sito web per farsi pubblicità. E’ da lì infatti che nascono e si fanno conoscere queste nuove figure professionali. In questo modo potrete creare la vostra vetrina spiegando in cosa siete specializzati e che servizi offrite. Ricordatevi però che avere il sito non vuol dire avere sicuramente visibilità. Dovete quindi costruirlo in modo tale da avere un ottimo posizionamento sul motore di ricerca.
Quando verrete contattati dal cliente dovrete farvi spiegare la tipologia di menù, per quante persone, ma soprattutto dovrete fare un sopralluogo della cucina per valutare così gli spazi che avrete a disposizione, i piatti, le stoviglie e tutto l’occorrente.
Prima di iniziare questa professione dovete pensare anche ai ferri del mestiere. Come ogni professione, anche quella del cuoco comporta avere il giusto occorrente, che a volte dovrai portare dal cliente,quindi ti servirà un kit di base. Le cose che non possono mancare sono:
- coltelli
- taglieri
- termometro da forno e da carne
- padella in alluminio
- bilancia
- pinza
- sac à poche usa e getta
- carta da forno
- pellicola trasparente
- pellicola in alluminio
Non potranno mancare poi giacche, pantaloni, grembiuli e strofinacci. Il cuoco a domicilio si occupa:
- della spesa
- dei vini
- del menù
- del servizio al tavolo
- della pulizia della cucina
Ricordate la cosa più importante: il servizio di uno chef a domicilio si basa sull’ottima qualità e servizio, quindi i commensali dovranno essere al massimo 12, se no dovrete aver bisogno di personale aggiunto.
Per quanto riguarda il guadagno potrete mettervi d’accordo con il cliente sulla spesa a persona per il menù e farvi a pagare ad ore. Ovviamente il prezzo cambia se ci sono spese di viaggio e alloggio.
Kit di Supporto
Per chi volesse un supporto per lavorare come Chef a domicilio ed avere info e consigli su finanziamenti, contributi a fondo perduto e agevolazioni pubbliche segnaliamo il Kit Creaimpresa: Lavorare come Chef a Domicilio (da noi valutato e ritenuto veramente valido).