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Lavorare con l’intelligenza artificiale: come iniziare una carriera

Come iniziare una carriera nell’intelligenza artificiale. Ci sono alcuni step da seguire, ecco quali.

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Un alto numero di lavoratori ha paura dell’intelligenza artificiale perché crede che essa riuscirà a sostituirli, potendo un giorno non troppo lontano svolgere le loro mansioni. Tale paura a quanto sembra di capire è talvolta fondata, talvolta no. Se è vero che qualche mestiere verrà forse rimpiazzato da un pc, è anche vero che l’intelligenza artificiale è in realtà un sistema di risposta su base statistica e di apprendimento. Certamente molto evoluto, una meraviglia tecnica, ma non è un essere umano e molto difficilmente lo sarà mai. Chiarito questo, c’è però chi con l’intelligenza artificiale vorrebbe lavorarci. Come fare? Come muoversi in un mondo c’è un fervente interesse (a dirla tutta anche dovuto ad alcune esagerazioni) che può sicuramente diventare un nuovo campo lavorativo generalizzato, ammesso che già non lo sia? Ecco alcuni consigli.

Sviluppare una base

Bisogna prima di tutto sviluppare una solida base nel campo dell’intelligenza artificiale. Argomenti come l’analisi dei dati, l’elaborazione del linguaggio naturale, le reti neurali e l’apprendimento automatico sono fondamentali per poter interagire con i modelli di intelligenza artificiale. Esistono piattaforme online in cui gli esperti del settore insegnano i sistemi appositi, chi sa l’inglese (irrinunciabile in questo senso) può servirsi di Coursera o Udacity. Inoltre è consigliato impegnarsi anche in progetti concreti, in modo da farsi un’esperienza reale nel campo. Sviluppare una base è fondamentale per poi affrontare il secondo step del percorso, ovvero scegliere una specializzazione. Una volta piantate le fondamenta, si può iniziare a costruire i muri.

Scegliere una specializzazione

Detto che le applicazioni dell’IA potrebbero potenzialmente essere infinite, bisognerà comunque capire quali renderanno di più. Quelli che chiamano “evangelisti dell’intelligenza artificiale”, ovvero quelli che credono che essa potrà fare tutto sono forse un po’ troppo ottimisti rispetto alle reali possibilità di questo nuovo strumento, che comunque rimane tale, uno strumento appunto. Ma gli impieghi utili possono sicuramente essere molti e bisogna essere pronti a saper scegliere quelli che potrebbero essere i più proficui. Alcuni campi sono la computer vision, la robotica, la medicina o le finanze, ma a prescindere dalla scelta del settore è sicuramente fondamentale concentrarsi principalmente su uno, per poterne avere una conoscenza approfondita ed essere giudicato un esperto. Una cosa certamente da fare se se ne ha la possibilità è quella di interagire, ad esempio seguendo pagine apposite od iscrivendosi a gruppi di settore sui social. Anche la partecipazione a conferenze è fortemente consigliata.

Costruirsi un portfolio

Non è possibile studiare e basta comunque. E’ necessario anche cimentarsi in cose pratiche, allo scopo di costruirsi un portfolio da “vendere”, o meglio per poter poi vendere se stessi come esperti di intelligenza artificiali. Un’ottima cosa è quindi quella di provare a costruire modelli di IA, documentando tutto il processo fatto per arrivare al risultato. Irrinunciabili anche le collaborazioni con chi è già esperto, che come in tutti campi non faranno altro che far aumentare l’esperienza che si sta acquisendo. C’è anche la possibilità di iscriversi come stagista ai laboratori di ricerca sulla IA come OpenAI, Google Brain o Microsoft Research o lavora con istituti accademici su progetti di IA. Ovviamente esistono aziende molto più piccole ma comunque performanti a tema IA con le quali è possibile effettuare stage professionalizzanti. Il succo del discorso insomma è che dopo aver studiato a fondo, bisogna comunque riuscire a fare quel passo in più in grado di integrare le competenze pratiche con quelle teoriche.

Restare sul pezzo

Essendo l’intelligenza artificiale un campo in continuo e per giunta velocissimo sviluppo è fondamentale restare sul pezzo, ovvero aggiornati su tutti i progressi che essa farà, nonché i problemi che incontrerà. Il seguire incontri di settore ed i massimi esperti ricercatori sul tema è sicuramente un buon modo per non perdere tutte le novità sull’intelligenza artificiale. Non bisogna insomma sentirsi mai arrivati fino in fondo (anche perché non lo si è mai) ed essere pronti a modificare le proprie impostazioni mentali per seguire le nuove tendenze. Lavorare nel campo dell’intelligenza artificiale può essere molto stimolante, ma come abbiamo visto bisogna seguire un percorso preciso fatto di tappe in ordine cronologico che devono per forza essere seguite se si vogliono avere buone speranze di costruirsi una carriera nell’affascinante mondo dell’IA.

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