Lavorare sulle navi da crociera è desiderio di molti giovani in cerca di lavoro, ma non è certo un viaggio all’insegna del relax, come si potrebbe pensare. Lavorare come cameriere su una nave da crociera a bordo può essere faticoso, i turni di lavoro sono impegnativi e spesso si deve lavorare con condizioni climatiche avverse. Ma non mancheranno soddisfazioni ed esperienze interessanti.
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Se si è ancora convinti di voler provare a cercare lavoro sulle navi da crociera come camerieri (ma anche per tante altre mansioni), non resta che seguire un iter tutto sommato facile. Quello che è difficile, invece, è essere assunti, perché le selezioni sono molto attente e vengono scelti solo coloro i quali hanno i requisiti richiesti e forti motivazioni, nonché una spiccata predisposizione a lavorare a contatto col pubblico.
Chi vuole fare il cameriere sulle navi da crociera deve innanzitutto conoscere le lingue, assolutamente l’inglese e preferibilmente una seconda e terza lingua tra quelle richieste da chi assume, solitamente francese, spagnolo, tedesco, anche se ultimamente si ricercano figure professionali che parlino fluentemente il russo. Per lavorare a bordo, la maggior parte delle compagnie richiede un minimo di esperienza, che può andare dai due ai tre anni, come cameriere in locali di un certo livello, quindi se l’unica esperienza maturata è come cameriere in una pizzeria o trattoria alla buona, probabilmente, la candidatura non verrà presa in esame. Questo perché il cameriere, naturalmente, deve conoscere le principali mise en place e il servizio al tavolo che può differire secondo il servizio offerto dalla nave.
Per tutto l’equipaggio è richiesto il libretto di navigazione che si consegue previo corso in cui verranno impartiti insegnamenti sul primo soccorso in mare, igiene e nuoto. Le prove da superare non sono semplici, occorre un certo allenamento fisico e prontezza di riflessi.

Altri requisiti possono essere richiesti nello specifico a discrezione di chi richiede la figura di cameriere, quindi direttamente dalla compagnia di crociera o dalle agenzie di somministrazione del lavoro. Molto spesso è richiesto un aspetto curato, il che non equivale per forza a una bella presenza, ma semplicemente a ordine e pulizia. Un’altra caratteristica molto richiesta è la capacità di lavorare con un team internazionale e di saper fronteggiare situazioni di stress.
Opportunità di lavoro
Le assunzioni possono essere curate direttamente dalla compagnia di crociera, come per esempio Costa crociere e MSC, ma anche da agenzie per il lavoro che si occupano di espletare tutte le formalità al posto del datore di lavoro.
Sul mercato, alcune delle migliori compagnie internazionali che assumono direttamente personale sono:
- la Cunard Seabourn Limited, compagnia inglese di alto livello che recluta personalmente il suo personale di bordo
- la Crystal Cruises è una delle più operative tra le compagnie americane
- la Royal Caribbean International, navi da crociera con ambienti giovani e multiculturali.
- la Celebrity Cruises, con navi da crociera con ambienti lussuosi e multiculturali.
Retribuzione
Il trattamento economico sulle navi da crociera è piuttosto interessante. Naturalmente dipende dal contratto, ma mediamente si possono guadagnare dai 1.500 ai 3.500 euro netti secondo le proprie esperienze e mansioni. Chi ha una forte empatia con la clientela però potrà contare su mance interessanti. Il lavoro è articolato su lunghi turni, anche di 12 ore giornaliere, con piccole pause per il pranzo e la cena, sette giorni su sette. Solitamente i contratti prevedono assunzioni a tempo determinato e indeterminato. Quelli più frequenti hanno una durata d’imbarco variabile dai 4 ai 6 mesi, con possibilità di rinnovo dopo due mesi di pausa.
Intervista a Flaminia Russo, una cameriera di Costa Crociere
Flaminia Russo, ventitreenne cameriera di Tivoli, ha lavorato presso Costa Crociere per due imbarchi, ci racconta la sua esperienza.
Perché hai deciso di lavorare su una nave da crociera?
Ho un diploma di alberghiero, avevo già lavorato come stagionale in un hotel 4 stelle in Sardegna e avevo voglia di viaggiare, staccare dalle solite abitudini e di fare un’esperienza che potesse arricchirmi per il futuro. Anche il trattamento economico ha avuto comunque un peso sulla mia scelta.
Pensi, secondo la tua esperienza, che allo stato attuale delle cose valga la pena lavorare su una nave da crociera?
Assolutamente si. Intanto ho potuto migliorare il mio inglese e soprattutto il francese e lo spagnolo che stavo quasi dimenticando. È un’esperienza lavorativa valida, anche se molto faticosa. Si fanno tante conoscenze e si possono valutare nuove prospettive di lavoro. Ti rende molto indipendente stare lontano da casa per sei mesi, non è come studiare all’estero perché sei ogni giorno in un posto diverso, cogli di più il senso della distanza.
Quindi la consiglieresti come esperienza?
Se si ha voglia di lavorare si, se invece l’idea è quella di farsi un viaggio no, perché il tempo a disposizione per vedere la terra ferma è pochissimo. Ho passato la maggior parte del tempo in nave e con la divisa, la sera quando finiva il mio turno cercavo di riposare per il giorno dopo. Sulle navi da crociera si lavora tanto, ma lo stipendio è commisurato all’impegno richiesto, il che attualmente non è facile.
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