Siamo abituati a considerare la pausa pranzo al lavoro come qualcosa che appartiene solo ai grandi manager: essendo super impegnati non hanno il tempo di prendersi una vera pausa da dedicare al pranzo e per questo mangiano magari sulla scrivania dell’ufficio consumando un panino o un’insalata. Ma non è così. Oggi soprattutto per risparmiare la maggior parte dei dipendenti prepara il proprio pranzo a casa e lo porta sul posto di lavoro. Si chiama desko, non è una moda ma un fenomeno nato da un’esigenza. Ma anche un’ottima occasione per socializzare con i colleghi. Come tutti i momenti “social” però, la pausa pranzo al lavoro ha bisogno di alcune accortezze per essere gestito. Qui di seguito dieci regole assolutamente da rispettare (attenzione alla nona!).
Pausa pranzo al lavoro ovvero il galateo del lunch box: dieci regole

Mangiare in compagnia è piacevole ma in ufficio questo genere di circostanza va gestito con attenzione. Non si tratta dell’uscita con gli amici per una pizza, in questo caso ogni giorno ci si ritrova con i colleghi a condividere il momento della pausa pranzo al lavoro. Educazione dunque, al primo posto.
Condividere sì ma fino ad un certo punto
La prima regola è che ognuno si organizza il proprio pasto e lo mangia, senza sentirsi in dovere di dover “offrire” o condividere o scambiare un po’ del proprio pasto “giusto per assaggiare”. La scelta degli alimenti è molto personale, limitate la condivisione al momento del caffè quando potrete offrire dolcini o biscotti.
Pausa dal lavoro, non solo per mangiare
In realtà il senso della pausa è appunto quello di staccare dal lavoro e dare all’organismo quei minuti indispensabili per ricaricarsi. Non solo di cibo (consumando il pasto portato con sé) ma anche di energia e concentrazione. Quindi evitate di continuare a leggere e-mail o di approfittare a scriverne una utilizzando una mano sola. Per lo stesso motivo (ma soprattutto per non diventare molesti) evitate di incollarvi al cellulare parlando delle vostre vicende personali.
Acqua solo acqua
Pare scontato ma non lo è: durante la pausa pranzo al lavoro è bene consumare solo acqua (sarebbe bene bandire anche le bibite gassate, così nocive per la salute). Oltremodo vietati sia il vino che la birra.
Pulizia e bon ton
Ovviamente essendo costretti a mangiare alla scrivania (che è soprattutto il posto dove si lavora!) è bene innanzitutto apparecchiare, con una tovaglietta personale o una di carta monouso. Doveroso prestare attenzione alla tastiera del computer (che andrebbe coperta), ai documenti, alle agende e a tutto ciò che potrebbe sporcarsi e danneggiarsi accidentalmente.
Nessuna indiscrezione su allergie/intolleranze
La discrezione deve sempre regnare sovrana, ricordate che siete in pausa pranzo al lavoro non con gli amici nel salotto di casa. Non spiate nei piatti altrui, non fissate, non passate ai raggi X il cibo degli altri, chiedendo spiegazioni su alimenti “strani” o che voi non avete mai visto. Come accennato, la scelta del cibo è molto personale e può essere legata non solo alla dieta di turno e quindi a un’esigenza estetica ma anche a problemi di salute, allergie, intolleranze alimentari.
Non portate il pesce
Esatto, è uno dei motivi di maggior discussione tra colleghi. Gli odori forti, penetranti come quello del pesce ad esempio che rimane nel microonde per giorni. Gli ambienti di lavoro sono climatizzati, con le finestre chiuse. Anche se è buona norma far arieggiare i locali per una decina di minuti dopo il pranzo, evitate in modo categorico di portarvi dietro alimenti dall’odore forte, come i broccoli o i cavolfiori ma anche il menù del fast food, dal fastidioso odore di fritto misto a salse.
No ai rumori molesti
Siate discreti e assolutamente poco rumorosi. Poche cose infastidiscono mentre si mangia come il rumore o i versi indecifrabili di chi mastica a bocca aperta o deglutisce in modo affannato.
Rispetto per gli altri e per i loro spazi
Durante la vostra pausa pranzo al lavoro, evitate di fare incursioni alle scrivanie altrui (con il rischio magari di essere maldestri e rovesciare qualcosa) e di monopolizzare gli spazi comuni o ad esempio il microonde e lo scaldavivande.
Non siete un blog di cucina
Di sicuro siete attenti alla vostra alimentazione, comprate cibo di qualità e cucinate personalmente le vostre pietanze in modo sano e leggero, senza grassi, solo con un filo d’olio a crudo e via di seguito. Ecco appunto non sciorinate ogni giorno tutti questi particolari ai colleghi e non diventate un blog di cucina vivente.
Lavarsi denti e mani
Bene, la pausa pranzo al lavoro è terminata, educazione e galateo impongono una visita alla toilette per lavarsi le mani e i denti e darsi un’occhiatina di controllo generale.
Infine non una regola ma un consiglio. La pausa pranzo al lavoro non dovrebbe mai essere consumata alla scrivania ma possibilmente in un posto all’aperto, in un cortile soleggiato o in un parco poco distante dove poter approfittare della compagnia dei colleghi e chiacchierare un po’.
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