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Come tenere a bada i cattivi pensieri

Spesso la mente si arrovella inutilmente e non ci permette di vivere a pieno il presente. Come possiamo evitarlo? Scopriamolo insieme

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La nostra mente non si ferma (quasi) mai, trascinandoci in un vortice di pensieri che può condizionare pesantemente il nostro umore. Sia ben chiaro: pensare è importante – se non altro perché ci permette di tenerci alla larga da guai e pericoli – ma perderci nel “turbine” di suggestioni e considerazioni negative, che spesso inseguiamo senza motivo, può fiaccarci molto. Immaginare di poter essere sempre felici e spensierati è, ovviamente, una mera ingenuità; ma rinunciare alla possibilità di tenere a bada i cattivi pensieri che rischiano di “immobilizzarci” è altrettanto opinabile. Ecco perché è importante imparare ad avere il controllo della propria mente, evitando di farci logorare dalle ansie, dalle paure e dai timori che spesso la affollano. E che possono procurarci problemi seri, al lavoro e nella vita.

5 consigli per tenere a bada i cattivi pensieri

cattivi pensieri

Ma come si fa a scacciare via i cattivi pensieri? Come possiamo evitare che essi prendano il sopravvento su tutto, inficiando il nostro modo di fare, di lavorare e di interagire con gli altri? Una ricetta univoca, ovviamente, non esiste; ma prendendo spunto dalle indicazioni fornite da alcuni esperti del settore, abbiamo tentato di mettere giù un breve elenco di consigli pratici. A uso e consumo di tutti coloro che aspirano a tenere a bada i cattivi pensieri che rischiano di rendere le loro giornate eccezionalmente lunghe e faticose.

Pensa positivo

Potrà sembrare banale e scontato, ma quando la mente inizia a battere ossessivamente su tasti dolenti, occorre fermarla. Il trucco è rimpiazzare il cattivo pensiero con uno positivo e focalizzare l’attenzione su qualcosa di costruttivo. O che, per lo meno, riesce a far tornare po’ di buonumore. Occorre avere l’abilità di ribaltare la situazione, di discostarsi dalle cose nocive e di cercare riparo in quelle che sono salutari per la nostra mente. Un momento di pura evasione dai problemi e dalle ansie può rivelarsi salvifico.

Distraiti

E’ un’indicazione strettamente correlata a quella precedente. Distogliere l’attenzione dall’ossessione negativa del momento è la prima cosa da fare. Per riuscirci, basta dedicarsi a qualcos’altro: si può chiamare un amico, fare una passeggiata, andare al cinema, visitare un museo o ascoltare un po’ di musica. Non è escluso che, alla fine di queste attività “distraenti”, non si trovino la forza e la positività che servono per porre un freno ai cattivi pensieri che turbinano in testa.

Comunica apertamente

La comunicazione ha un potere enorme, evitate di trascurarla. A volte a pesare è l’impossibilità di dire apertamente ciò che si pensa. O l’incapacità di comprendere, fino in fondo, quello che gli altri pensano di noi. Per questo, è sempre meglio comunicare onestamente. Il rischio è che la mente si arrovelli inutilmente, dando credito a cattivi pensieri che potrebbero essersi generati da sé, senza alcun fondamento solido. La schiettezza e il parlar chiaro restano gli antidoti migliori per scongiurare i misunderstanding che rischiano di togliere il sonno o di compromettere le relazioni coi colleghi, i parenti e gli amici.

Scrivi

State tranquilli: non vi stiamo chiedendo di dedicarvi alla stesura dell’ultimo bestseller editoriale né di dare prova delle vostre abilità stilistiche. Il consiglio è quello di trasferire i vostri cattivi pensieri dalla mente al foglio di carta, in modo da prenderne un po’ le distanze. Stando a quanto riferito dagli esperti, mettere nero su bianco le proprie ansie e i propri turbamenti permette di “oggettivizzare” la situazione che si sta vivendo e di analizzarla con più lucidità.

Vivi il presente

A turbarci può essere il ricordo di qualcosa che è già accaduto (e a cui non sappiamo porre rimedio) o la preoccupazione per qualcosa che potrebbe accadere. Si tratta, in ogni caso, di pensieri molesti che non ci permettono di vivere a pieno il nostro presente. Il consiglio è, invece, quello di focalizzarsi sullhic et nunc (qui e ora) e di non anticipare o procrastinare nulla. A darci una mano potrebbe essere la meditazione: praticarla con regolarità può aiutare a gestire meglio i cattivi pensieri, a mantenere un certo distacco da loro, a non lasciarsi vincere dalle paure e dalle insicurezze e a vivere le situazioni contingenti a pieno. I benefici si noteranno tanto a casa quanto al lavoro.

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